Il Cielo del Momento

IL CERCHIO DI STONEHENGE


IL CERCHIO DI STONEHENGE

Per ben due volte, ho avuto la fortuna di visitare il Cerchio di monoliti di Stonehenge. E’ una cosa che consiglio a tutti, assolutamente mozzafiato vedere l’alba del 21 giugno sorgere nel punto esatto del cerchio che indica il Solstizio d’estate.

Mentre faccio in fila per entrare a vederlo, leggo su un cartello informativo:

The monument evolved between 3.000 and 1.600BC and is aligned with the rising and setting of the Sun at the solstices, but its exact purpose remains a mystery.”
(“Il monumento fu edificato tra il 3.000 ed il 1.600 avanti Cristo ed è allineato con il sorgere ed il tramontare del sole ai Solstizi, ma il suo esatto scopo rimane un mistero”)

Ma come si fa a dire che il suo reale scopo rimane un mistero? Il cerchio è allineato con il sorgere ed il tramontare del sole nei giorni del solstizio, rispettivamente d’estate e d’inverno, il giorno più lungo ed il giorno più breve dell’anno.

A me, il suo scopo sembra CHIARISSIMO

Grazie al cerchio di Stonehenge e a molti altri simili monumenti dell’antichità, l’uomo ha imparato a misurare e costruire il concetto di anno. Tutto inizia con il primo allineamento, il giorno più lungo e la notte più breve. Trascorrono sei cicli e mezzo di lunazione (che noi in modo meno poetico chiamiamo “mesi”), e la meraviglia si ripete: alba e tramonto tornano allineate sul Cerchio, ma adesso fa molto più freddo, la notte è lunghissima ed il giorno brevissimo, quindi non può essere lo stesso fenomeno di sei “Lune” fa, ma un fenomeno uguale ma inverso, come lo Yin e lo Yang. Ha comunque la stessa “natura” ma polarità invertita. È il solstizio di inverno. Da qui continuano a trascorrere i cicli di lunazione, e dopo altri sei cicli e mezzo bingo! Torna la combinazione iniziale: alba e tramonto allineati, fa più caldo, il giorno ha durata massima e la notte minima.

L’uomo ha imparato come misurare il tempo: il concetto di giorno, mese e anno sono chiarissimi, grazie al ripetersi ciclico dei movimenti del sole e della luna. Dall’alba all’alba diventa “giorno”; da Luna nuova a Luna nuova diventa il “mese”. Da allineamento ad allineamento diventa “l’anno”, a sua volta diviso in due semi-cicli, dall’allineamento estivo a quello invernale, e ritorno.

L’anno diventa l’archetipo del ciclo (cerchio), a sua volta diviso in 13 lunazioni di 28 giorni: 13×28=364.

Credo che – con un margine di approssimazione – sia questo anche il motivo per cui la “circonferenza” e’ divisa in 360gradi: il cerchio (ciclo) e’ costruito di 12 fasi ognuna di ampiezza “30”, per un totale di 360.

Il cartello conclude dicendo:

This historical site remains a symbol of worship
(“Questo sito storico rimane un simbolo di adorazione”)

E lo credo bene!!! Il passaggio del sole sul “Cerchio” rassicura l’uomo che anche se la notte sembra prendere il sopravvento sul giorno, la luce tornerà a prevalere, l’anno tornerà infinite volte su se stesse con le stagioni della primavera e dell’estate – Proserpina tornerà dall’Ade per dirla con il mito – e questo ciclo di ripeterà sempre con la stessa cadenza! Ti credo che l’uomo dell’epoca – felice e sollevato! – non poteva fare altro che venire ad “adorare” il sole qui!!

Dove altro? 🙂

Altro da Il Cielo del Momento