LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE 2018: BIANCANEVE/MERIDA (ACQUARIO)

snow_white___zodiac_by_grodansnagel-d3bm9lq (1)LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE
Biancaneve/Medira (Acquario)

Buongiorno a tutti! Come state? Siamo giunti all’11° segno dello Zodiaco, il segno dell’Acquario, al quale dedico non una ma due principesse per sottolineare che da qualche tempo è in corso lungo processo di trasformazione, iniziato per molti nel 2011. Una metamorfosi che nel 2018 giunge al suo compimento e che consentirà all’Acquario di “indossare” con orgoglio un nuovo protagonismo.

Gli scorsi anni, infatti, all’Acquario avevo dedicato il classico dei classici, ha fatto sognare intere generazioni: Biancaneve. Un po’ come l’Acquario, anche lei è apparentemente svagata ma ha in realtà le idee molto chiare. Sembra vivere tra le sue nuvole, ma all’occorrenza mostra concretezza e senso pratico, e soprattutto la capacità di pensare fuori dal coro e trovare soluzioni che agli altri sarebbero sembrate inattuabili solo perché “insolite”. Alle volte è difficile capire cosa stia pensando, o cosa si nasconda dietro quell’enigmatico sorriso da Gioconda. La sua bellezza e la sua capacità di essere immediatamente benvoluta tolgono il sonno alla Regina cattiva, che non ci dorme la notte e trascorre tutto il suo tempo davanti allo specchio magico a impicciarsi dei fatti di Biancaneve!

Nonostante le molte contrarietà, Biancaneve non si dà per vinta e trova il modo di uscire dalle situazioni più impervie in modo originale e anticonformista. Ha un forte senso del gruppo e sta bene in mezzo alla gente (pensate alla convivenza con i sette nani!) ma sotto sotto, in realtà, è uno spirito libero e solitario. L’Acquario, in effetti, è un segno di estremi: oscilla tra la più sfrenata socievolezza – sempre circondato da una nutrita “corte” di persone – e l’eremitaggio silenzioso. Condivide (quasi) tutto con gli altri, fino ad arrivare a una “cassaforte d’intimità” della quale invece è gelosissimo, e guai a chi cerchi di intrufolarsi in quello spazio di silenzio interiore.

Questi contrasti nascono probabilmente dal fatto che l’Acquario ha due “anime” e due governatori planetari che esprimono concetti diametralmente opposti. Da un lato, Saturno, pianeta della tradizione, del rigore, della disciplina: il più “conservatore” di tutto l’Olimpo zodiacale. Dall’altra Urano, l’indisciplinato, innovatore, geniale riformista, il più “progressista” e ribelle dei pianeti, il cui scopo è sconvolgere lo “status quo” con proposte folli e visionarie.

Ma c’è soprattutto un “contrasto” interiore (determinato dalla compresenza di due pianeti governatori così diversi l’uno dall’altro) che ci interessa in questa ricostruzione storica del cielo degli ultimi anni. Vediamo di che si tratta. Da un lato, l’Acquario è un rivoluzionario nato, innovativo e perennemente aperto al nuovo. Ogni giorno, trova nuovi input e idee che lo portano ad allargare la sua prospettiva delle cose. Dall’altra, però, fa una fatica enorme a lasciar andare ciò che appartiene ormai al passato. In pratica, anziché cambiar pelle, ne aggiunge una sull’altra. Perché le novità lo attraggono, ma i “distacchi” lo atterriscono. Ha paura di scegliere male, ha paura di ritrovarsi ad annaspare tra le onde di dubbi e nostalgie. Però in qualche modo, chi cerca di replicare all’infinito qualcosa che ha funzionato in passato, non si rende neanche conto delle nuove occasioni che popolano il presente e non pone le basi per un futuro di crescita e di rinnovamento.

Negli ultimi anni, molti nati del segno hanno scoperto nuovi interessi, talenti o attitudini, hanno iniziato ad avvicinarsi ad una nuova vita lavorativa (o ad un nuovo amore) senza però avere la forza di attuare un cambiamento. E per questa ragione, molti arrivano a questa fine d’anno “scissi”, a cavallo tra due vita: tra due lavori, tra un lavoro e una passione, tra due città, a volte anche tra due amori. In qualche modo, il cielo di questi ultimi anni non incoraggiava una scelta radicale. Piuttosto, somigliava a quella che in termini legali si chiama “istruttoria”: serviva a raccogliere prove e indizi sul fatto che queste novità fossero abbastanza solide e definite da poter rappresentare i cardini di una nuova vita, e non solo espressioni di un desiderio di evasione. Serviva a farsi un’idea più chiara dei termini di una determinata scelta, o a conoscere meglio un campo di gioco di un nuovo lavoro. Insomma, a maturare la convinzione e la rincorsa necessarie per spiccare un balzo più deciso. Il 2018 è l’anno del balzo, l’anno in cui diventa importante compiere una scelta di campo più coraggiosa e definita. Per carità, l’Acquario è un campione di equilibrismi ai limiti delle umane possibilità. Ha dentro di sé la possibilità di dividersi tra due o più vite (lavorative o affettive) e di far contenti tutti. Ma ciò che ne rischia di fare le spese è il suo equilibrio psicofisico. L’Acquario, se vuole, sa essere “uno, nessuno e centomila”, ma poi le sue reali aspirazioni che fine fanno? Sa essere ubiquo, riuscire a fare la spola come un flipper tra i poli degli impegni e delle situazioni più disparate, ma il risultato è che alla fine vive in costante stato di affanno, gli mancano l’aria (il suo elemento vitale), il tempo e lo spazio per andare verso se stesso.

E questo è il punto centrale del 2018 che sta per iniziare: quest’anno vince l’Acquario che trova dentro di sé la forza ed il coraggio per scegliere ciò che è meglio per sé (senza paura di deludere le aspettative degli altri) e lasciar cadere una vecchia pelle che ormai non lo rappresenta più fino in fondo. Si parte dalle piccole cose, dallo sgombero degli spazi vitali, dall’alleggerimento degli armadi, dalla capacità di dire qualche “no” perché non muore nessuno. E piano piano la magia si compie: meglio un armadio più sgombero dove ci siano solo abiti che davvero ti stanno bene, anziché un armadio affollato dove affiorano ogni tanto vecchi cimeli del liceo che è evidente che non indosserai mai più, e che ti tieni stretti solo perché diventano parafulmini di una nostalgia che è dentro che va sciolta. Meglio un’agenda meno affollata che una battaglia navale di impegni dove si cerca di fare tutto (questo e quello) per paura di scontentare qualcuno. A partire dalle cose “esterne”, l’Acquario comincia a ricostruire uno spazio vitale. Scopre che nel poco c’è molto (perché rappresenta una scelta selettiva ben mirata e pensata), mentre nel molto c’è poco (perché apre la porta a tutti, invitati ed imbucati, che stanno stretti e si litigano il buffet).

merida-brave-how-to-be-a-redhead-759x500Ogni segno, in qualche modo, contiene un frammento importante del proprio opposto, e molte sue iniziative di vita mirano proprio a farlo emergere. Nel caso dell’Acquario, si tratta del Leone, del suo coraggio ma anche della sua sfrontatezza nel dire “sai che c’è, tanto per cambiare scelgo per me stesso e non per accontentarvi tutti”. E’ da qualche che l’Acquario ne ha preso coscienza e sta scaldando i motori per compiere questo salto. E’ per questo che gli ho dedicato una seconda principessa (la mitica Merida, eroina di “Ribelle – the Brave”), perché esprime al meglio il senso di questa trasformazione. Nel 2018, Biancaneve si trasforma in Merida, trova la forza di rompere timori ed insicurezze per rimettersi sulla copertina della sua vita, al centro delle proprie scelte. Non le interessa più compiacere, ma piacersi. Non le interessa più conservare, ma (ri)scoprire. Ora che l’Acquario sa qual è la “storia” più giusta per sé, si appresta ad uscire dalle quinte per entrare in scena, autore, regista e protagonista della propria vita.

Dedicato con amore a tutti gli Acquari di questa grande famiglia (me compreso!). Alla fine di questo articolo ci sono ulteriori approfondimenti per il tuo 2018, oppure clicca qui per leggere le altre principesse.
Buon 2018,
xxx
S*

Approfondimenti:
Il tuo 2018 in un minuto e mezzo 
Bye bye Saturno!
Giove in Scorpione (segno per segno)


capricornoAcquista ora il nuovo libro di Simon! COME SARA’ IL 2018? Simon & the Stars racconta il nuovo anno con la formula che in poco tempo l’ha reso l’astrologo più amato dal web. Il suo sguardo preciso e poetico non si limita alle previsioni ma, attraverso simboli, riflessioni e consigli, ci aiuta a esplorare (e affrontare meglio) questo nuovo capitolo della nostra vita. Come in un viaggio sulla macchina del tempo, infatti, Simon ci accompagna non solo verso il futuro , ma anche in un passato che gioca un ruolo fondamentale. Per capire da dove veniamo, chi siamo, e dove stiamo andando. In questo modo, l’oroscopo diventa un prezioso strumento in grado di indicare in quale punto della nostra storia personale ci troviamo, e quali traguardi o sfide abbiamo di fronte a noi. Proprio come un orologio, ci aiuta a leggere e interpretare il passaggio del tempo e gli snodi di una trama che, giorno dopo giorno, siamo noi a scrivere. Non a caso, anche quest’anno il racconto di ogni segno è affidato a un film, una narrazione emotiva e universale, che permette di comprendere meglio le tematiche principali del 2018. E, soprattutto, aiuta a mettere a fuoco la conquista che nel nuovo anno aggiunge un tassello al nostro continuo percorso di crescita e maturazione. Una novità di questa nuova edizione è «Un giorno per» al termine di ciascun oroscopo mensile: un prezioso calendario di date propizie da segnare sul nostro taccuino. 

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